In Italia 1 milione e 45 mila minori vivono in condizioni di povertà assoluta e secondo le ultime rilevazioni, il 25% dei minori è a rischio povertà.

Sono infatti circa due milioni e mezzo i bambini e gli adolescenti che,  soprattutto nelle regioni del Sud, vivono in condizioni di privazione materiale, culturale, sociale e relazionale come ha reso noto  Save the Children, l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti.

Già nel 2013 i dati non erano incoraggianti: secondo l’Istat, infatti, il 13,8% delle famiglie italiane era in condizione di povertà relativa, mentre la povertà assoluta riguardava il 7,9% delle famiglie, ovviamente con marcate differenze fra Nord e Sud, in Toscana il dato che si registrava era del 7.4%.
Dunque, per fronteggiare questa durevole situazione il Consiglio dei Ministri ha istituito, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il “Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale” al quale è assegnata la somma di 600 milioni di euro per il 2016 e di un miliardo a decorrere dal 2017. Il Fondo finanzierà la legge delega sulla povertà che verrà approvata come collegato alla legge di stabilità.

Come riporta il testo di legge il piano contro la povertà “individua una progressione graduale nel raggiungimento di livelli essenziali delle prestazioni assistenziali su tutto il territorio nazionale per il contrasto alla povertà”.
Si tratta – assicurano dal Governo – della prima misura strutturale contro la povertà, che sarà prioritariamente rivolta alle famiglie povere con minori a carico. Viene poi istituito, in via sperimentale, un altro fondo finalizzato a misure di sostegno contro il disagio educativo, alimentato da versamenti effettuati dalle fondazioni bancarie. Attraverso questa seconda iniziativa si rendono disponibili ulteriori 100 milioni l’anno.

Per i dettagli operativi, occorrerà leggere i decreti delegati non appena il testo di legge sarà reso disponibile.

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