La crisi dell’adozione internazionale non passa per Ai.Bi. Il 2015 per Amici dei Bambini è stato un anno molto positivo, facendo segnare un incremento sia sul fronte dei minori stranieri accolti da famiglie italiane che su quello delle coppie che hanno portato felicemente a conclusione il loro percorso adottivo.

Il confronto con l’anno precedente, ci dice che i bambini stranieri adottati con Ai.Bi. nel 2015 sono cresciuti del 13%, passando da 155 a 175, ovvero 20 in più. In crescita anche le coppie che nel corso dell’anno hanno ottenuto l’autorizzazione all’ingresso in Italia del loro figlio adottivo: il loro numero è salitoda 119 del 2014 a 133 del 2015. Venti coppie in più che, tradotto in termini percentuali, vuol dire un incremento del 12%.

Tra i neo-figli adottivi delle famiglie Ai.Bi. aumentano sia i maschi che le femmine. I fiocchi azzurri dell’adozione sono passati da 89 del 2014 a 100 del 2015. Salgono anche i fiocchi rosa dell’accoglienza: nell’anno appena trascorso sono stati 75, 9 in più rispetto ai 66 dell’anno precedente.

Analizzando la situazione Paese per Paese, le notizie più positive del 2015 sono arrivate da Brasile, Bulgaria, Russia e Cina.  Quest’ultimo è ancora in testa nella speciale classifica dei Paesi di origine dei bambini adottati con Ai.Bi.: la Cina ha primeggiato sia nel 2014 che nel 2015, ma nell’anno appena terminato rispetto a quello precedente ha fatto anche registrare un aumento di coppie e minori accolti, passando in entrambi i casi da 39 a 44 (+13%). Ottimo il risultato ottenuto anche dalla Bulgaria dove, nel 2015, le 14 coppie di Ai.Bi. (4 in più del 2014 (+40%) hanno adottato ben 22 bambini (+8 rispetto al 2014, ovvero +57%). E di vero boom dell’adozione internazionale “made in Ai.Bi.” si può parlare in Brasile, dove i dati in un solo anno si sono più che raddoppiati. Se nel 2014, nel Paese sudamericano, 6 coppie avevano accolto 10 minori, nell’anno da poco concluso le  coppie sono diventate 14 (+133%) e i bambini adottati addirittura 24 (+140%). Anche la Russia nel 2015 ha quasi doppiato il 2014, passando da 13 a 20 coppie accoglienti (+54%) e da 14 a 24 minori adottati da Ai.Bi. nella Federazione (71%).

Più attenuato l’aumento, ma pur sempre molto positivi i dati per quanto riguarda il Perù. Nel Paese andino le coppie adottive di Ai.Bi. sono salite in un anno da 13 a 16 (+23%) e i minori accolti da 21 a 23 (+9,5%). Dall’Est Europa arrivano altre due ottime notizie: dopo anni di stallo è stato accolto il primo bambino dalla Romania mentre dal Kosovo sono rientrati ben due minori (risultato migliore dal 2007). Generalmente stabili gli altri Paesi, dall’Albania al Cile alla Colombia. Quest’ultimo è anche il Paese che ha il migliore rapporto tra numero di minori adottati e numero di coppie adottive: in media ogni coppia Ai.Bi. che ha adottato in Colombia nel 2015 ha accolto 2,5 bambini.

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