Dopo la nascita del bambino avuto da Nichi Vendola e il suo compagno grazie all’utero in affitto e le polemiche che ne sono seguite, a cominciare dalla lettera di Beppe Grillo contro la maternità surrogata, per i grillini parla il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio: “Non possiamo aprire i supermarket dell’utero in affitto, del codice a barre del bambino. I supermarket dell’utero in affitto vanno chiusi. Per le coppie omosessuali l’adozione sic et simpliciter va affrontata con un referendum popolare”. Insomma, i grillini chiedono il referendum e dopo aver fatto lo sgambetto al Pd in Senato ora cercano sponde nell’elettorato cattolico o comunque sensibile a questi temi.

Domani, intanto, il ddl sulle unioni civili sbarca in commissione Giustizia alla Camera, ma la discussione è tutta sulle adozioni gay, visto che il Pd si prepara a presentare un nuovo ddl in materia nel quale potrebbe rientrare anche la stepchild adoption, stralciata in Senato dal Cirinnà. Le mosse dei grillini, la dichiarazione di Di Maio sul referendum che sbarra la strada alle adozioni, le opposizioni sempre più coese nel dare una risposta al popolo del Family Day che non sia quella del Governo, preoccupano e non poco sia i cattolici del Pd che gli alleati di Ncd, tanto che il ministro Alfano annuncia un ddl per rendere l’utero in affitto reato universale. Nel frattempo, la commissione giustizia della Camera ha già avviato una indagine conoscitiva sulle adozioni, che impegnerà la commissione stessa nel prossimo mese. Secondo le indiscrezioni, a spingere per inserire la stepchild nel nuovo ddl sulle adozioni proposto dal Pd sarebbero pesi massimi del partito come Debora Serracchiani.

Domani l’assemblea del gruppo del Pd alla Camera dovrebbe dare una prima risposta sulle adozioni. “C’è un ritardo troppo grande, quello delle adozioni è un tema vero. Ci sono migliaia di bambini negli istituti. Lo faremo prendendoci il tempo necessario e coinvolgendo tutto il Parlamento”, spiega il capogruppo dem Ettore Rosato, ma l’intenzione dei democrats stavolta è di non ripetere gli errori commessi in Senato; nessuna fretta, tutto sarà vagliato e deciso nel corso di marzo.

“Le questioni etiche nel periodo del low cost possono assumere degli aspetti paradossali, al limite del ridicolo… Scusate: del tragico”, ha detto Beppe Grillo, parole che non possono sfuggire ai cattolici. “Sento utilizzare la parola amore in modo talmente pressappochista da provare un dolore, intenso, che nessuna forma di ironia può risolvere”. “C’è qualcosa del concetto di utero in affitto che mi spaventa e non ha nulla a che fare con l’omosessualità oppure l’eterosessualità,” il giudizio di Grillo. “Mi spaventa la logica del ‘lo facciamo perché è possibile’, un po’ come è diventato facile attaccare tutto alla bolletta della luce”.

“Per le coppie omosessuali l’adozione sic et simpliciter va affrontata con un referendum popolare”, dice Di Maio, in un videoforum su Repubblica.tv. “Se parliamo di temi etici così importanti è giusto coinvolgere il popolo italiano, non basta un Parlamento eletto con una legge incostituzionale”. “L’oltranzismo che stanno dimostrando alcuni esponenti del Pd sui temi relativi ai bambini è inqualificabile,” attacca la Lega con Pini, “i bambini vanno tenuti fuori dalle strumentalizzazioni ideologiche che la sinistra cavalca alla ricerca di consenso nel Paese dopo il passo falso sulla stepchild adoption”.

di Marco De Palma – Fonte

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