Rassegna Stampa

 

«Italiano strattona bimbo»: adozione a rischio

Uno strattone a un bimbo di 8 anni, forse per evitare che finisse in mezzo alla strada, e un cittadino italiano residente in Friuli, Odesio Manarin, è stato denunciato mentre si trovava a Volgograd (Russia), proprio per concludere le pratiche per l'adozione del...

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Congo, l’attesa infinita. Adozioni nel caos

Convocazioni informali, telefonate notturne, rimpalli di responsabilità, velate intimidazioni. La già complicata vicenda delle adozioni in Congo nelle ultime settimane s’è trasformata in un indicibile rompicapo di cui le famiglie adottive sono vittime impotenti. Unica...

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Le adozioni impossibili

Ci possono volere duemila giorni, com'è accaduto a Nina, per abbracciare i suoi figli senegalesi. Oppure si può finire in un tempo senza approdo, com'è accaduto a Gloria, che dopo sei anni ha rinunciato a diventare madre. Perché l'adozione oggi in Italia è diventata...

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Infanzia: ma in Italia la responsabilità di chi è?

Servono tre pagine per mappare tutti i soggetti istituzionali che in Italia si occupano di infanzia, ma con tanti attori non si capisce chi abbia la responsabilità di un tema così delicato. E sulle case famiglia «è falso affermare che improvvisamente arriva qualcuno e porta via il bambino. Vedo una schizofrenia culturale: da un lato si dice che le comunità strappano i bambini alle famiglie e dall’altro che tutti i minori in comunità dovrebbero andare in adozione». Intervista con Liviana Marelli (CNCA).

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Stepchild adoption: «non chiamiamola adozione»

Anfaa denuncia il caso di Francesco, un bimbo di 27 mesi che dopo 21 mesi in affido è andato in adozione, senza che sia stata tutelata la continuità degli affetti, contrariamente a quanto previsto dalla recente legge. E sulla stepchild adoption: «L’adozione deve essere sempre conseguente a una dichiarazione di adottabilità, è inaccettabile tornare a basarsi su una contrattualità consensuale».

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Genitori adottivi ai tempi di Facebook

Ragazzi che cercano in rete le famiglie d’origine e scoprono verità devastanti. Genitori biologici che si affidano ai social per ricercare i figli dati in adozione, con conseguenze difficili. i genitori adottivi si trovano oggi più che mai nella necessità di trovare un equilibrio tra i bisogni del bambino e la necessità di proteggerlo. Ecco cosa ci spiegano gli esperti

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E se nascesse l’agenzia Italiana per le adozioni internazionali?

L’onorevole Anna Rossomando (Pd) sta per depositare una proposta di legge per l’istituzione dell’Agenzia italiana per le adozioni internazionali. Ha accettato di anticipare a Vita i contenuti: immagina una Arai diffusa su tutto il territorio nazionale, che si affianca agli enti autorizzati. Trasparenza, coordinamento con tutti i servizi pubblici e autorevolezza con i Paesi esteri sarebbero i suoi punti di forza.

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