Ingiurie, aggressioni fisiche e verbali degli operatori, percosse, cibi scaduti e psicofarmaci senza prescrizione medica. La polizia interviene per le violenze sui ragazzini ospiti della struttura onlus ‘Il monello mare’, sul litorale nord laziale, chiusa e sequestrata. In carcere, ai domiciliari e divieto di dimora per il responsabile e i collaboratori.
Abusi sessuali e minori picchiati, a cui venivano somministrati farmaci e tranquillanti scaduti e costretti a mangiare cibo avariato. Maltrattamenti aggravati, violenza sessuale aggravata e lesioni aggravate. Con queste pesanti accuse la squadra mobile di Roma ha eseguito cinque misure cautelari, un arresto domiciliare e quattro divieti di dimora, nei confronti del responsabile di una casa famiglia vicino Roma e di suoi collaboratori.
I fatti sarebbero avvenuti all’interno della struttura “Il monello mare” di Santa Marinella, una onlus che si occupa di prevenzione del disagio giovanile nei confronti di ospiti minorenni. Ora il centro è chiuso e posto sotto sequestro. Destinatari della misure sono il responsabile della casa famiglia e i suoi collaboratori. Il direttore della struttura, F. T. di 55 anni, è indagato per maltrattamenti aggravati, lesioni aggravate e violenza sessuale aggravata e si trova attualmente agli arresti domiciliari. Le sue quattro collaboratrici, indagate per maltrattamenti aggravati, sono state sottoposte alla misura cautelare del divieto di dimora nella struttura.
Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione di un’assistente sociale e di una tutrice minorile, allertate dal racconto di una minore ospite della casa famiglia. Le vessazioni avvenute presso il centro di Santa Marinella, un’associazione onlus deputata all’accoglienza di minori provenienti da situazioni personali o familiari particolarmente difficili o disagiate, sono sfociate in maltrattamenti di ogni tipo: dalle ingiurie, alle aggressioni fisiche e verbali degli operatori, percosse, minacce, somministrazioni di cibo scaduto e psicofarmaci – del tipo sedativi e tranquillanti – senza alcuna prescrizione medica. Oltre a palpeggiamenti ad opera del titolare della struttura, responsabile anche di aver procurato delle lesioni ad una delle minori ospiti del centro. Le misure sono state emesse dal gip di Civitavecchia su richiesta della stessa Procura.
Dal 1996 la struttura, come si legge nella sua pagina social, è un “centro residenziale socio educativo e di intervento per l’accoglienza e il trattamento di minori provenienti dall’area civile e penale, in convenzione con il ministero di Grazia e Giustizia”.