Quattro anni, abbandonata per lunghi mesi dalla mamma alle cure della baby sitter. Tanto che alla fine i giudici del tribunale minorile di Salerno hanno deciso che la tata meritava di adottarla, sebbene lei e il marito, un bagnino precario, non siano certo agiati e nonostante debbano badare già ad altri quattro figli. «Quella piccola mi è entrata nel cuore e sarà la mia quinta figlia», commenta ora soddisfatta Silvana, la madre adottiva.

La sentenza

Sentenza particolarmente innovativa, quella firmata dal presidente del collegio Pasquale Andria, perché i coniugi adottivi sono anche privi del requisito dell’età, avendo superato i cinquant’anni. Ma per i giudici è prevalsa la necessità di salvaguardare «la continuità degli affetti» dal momento che già nel 2014 la piccolina era stata data in affidamento temporaneo ai coniugi. L’istanza di adozione, presentata dall’avvocato Antonella De Luca, si basava anche sul sospetto della tata che alla bambina potesse accadere qualcosa di brutto. «La madre naturale», ha detto la donna, «si è fatta viva all’improvviso dopo mesi e mi ha detto che veniva a riprendersela. Mi ha presentato un uomo, un indiano, il quale sosteneva di essere suo padre e ha iniziato a fotografare la piccola. Ripeteva che voleva pubblicare quelle immagini sui social e poi che avrebbe portato via la bimba per presentarla ai suoi parenti indiani».

 Sospetti

A quel punto la baby sitter, che sostiene tra l’altro di non essere mai stata pagata, si insospettisce e avverte i carabinieri. Scattano gli accertamenti che hanno portato alla perdita della potestà genitoriale della madre naturale. «Il rischio era che la bimba che finisse in un orfanotrofio, una cosa che non potevo proprio accettare», commenta soddisfatta Silvana.

di Roberto Russo – Fonte

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