Il giorno 16 gennaio gli Enti Autorizzati I Figli della Luce, Fondazione Raphael, I Cinque Pani, Enzo B e Movimento Shalom hanno incontrato la Presidente della Commissione Adozioni Internazionali per confrontarsi sulla attuale condizione delle procedure adottive in Repubblica Democratica del Congo, preso atto del positivo segnale dato dalle Autorità congolesi.

Il 14 gennaio sono arrivati in Italia altri 10 bambini, con grande gioia per le famiglie che hanno potuto abbracciare i loro figli e una grande speranza per le altre famiglie in attesa.

L’arrivo di questi bambini segue, infatti, di pochi giorni l’arrivo di altri 7 bambini adottati in RDC da famiglie italiane. La RDC quindi, ha dimostrato particolare attenzione verso l’Italia, anche per il numero di minori cui ha consentito di raggiungere i genitori e questo è frutto di un intenso lavoro svolto dalla Commissione Adozioni Internazionali, con il pieno sostegno di noi Enti Autorizzati e la fiducia di tantissime famiglie.

Sconcerta quindi che il 14 gennaio sia stato invece caratterizzato da un’operazione mediatica che invece di dare risalto ad una positiva notizia, l’ha oscurata e distorta avendo come unico scopo quello di screditare il lavoro svolto dalla Commissione e mettere in crisi i rapporti costruiti con le Autorità della RDC, mettendo in dubbio anche il nostro operato di Enti che, condividendo appieno la linea di serietà e legalità che la Commissione ha messo in essere in questi due anni, lavoriamo con impegno e serietà in RDC e in altri Paesi, a tutela dei bambini.

Perché diffondere la falsa informazione che fascicoli delle coppie italiane non sono stati depositati in tempo utile ed in modo completo in RDC? Se questo fosse vero saremmo i primi a farne denuncia, ma non è così: noi lo sappiamo, ci sono iriconoscimenti ufficiali circa la correttezza dei nostri dossier e ci sono i risultati conseguiti.

Siamo rimasti sconcertati da quanto dichiarato alla stampa dal Presidente dell’Ente Nova in occasione dell’arrivo dei 10 bimbi. A partire dalla ricostruzione rocambolesca e non corrispondente alla realtà circa il deposito dei dossier, passando per l’altrettanto rocambolesca ricostruzione della mancata emissione dei passaporti, fino alla presunta mancanza di sicurezza dei bambini degli altri Enti rimasti in Istituto.

E allora dobbiamo sottolineare come nel corso di tutti questi mesi, contro ogni logica e buon senso, si sia dato vita ad un’azione di delegittimazione continua dell’azione della Commissione, in un contesto in cui le Autorità congolesi hanno dimostrato una apertura e disponibilità a pervenire ad una soluzione.

Perché ad ogni notizia positiva sono corrisposte immediatamente più azioni concertate e mirate a mistificare la realtà, creare confusione e ostacolare l’azione istituzionale, magari ‘utilizzando’ un gruppo di coppie in attesa dei loro figli? Va precisato: una minoranza di famiglie a fronte della stragrande maggioranza che ha, a più riprese, confermato la propria fiducia nell’azione della Commissione e degli Enti che con questa collaborano.

Qualche esempio? Mentre in RDC era in corso l’esame dei dossier e a fronte di una approfondita comunicazione da parte della CAI datata 28 luglio di aggiornamento alle famiglie, in data 5 agosto viene indetta una conferenza stampa da parte di alcune coppie di denuncia di mancanza di informazione e di stallo della situazione!

Il 22 novembre arrivano 7 bambini (oltre ai 10 annunciati agli inizi di novembre)? E dopo pochi giorni, a fronte di questo innegabile positivo e, soprattutto, “significativo” risultato, viene indetta un’altra conferenza stampa, sempre le stesse coppie di cui sopra, per sottolineare una cattiva conduzione da parte della Commissione!

Il 14 gennaio arrivano altri 10 bimbi? E, deviando l’attenzione dalla notizia positiva dell’arrivo dei bimbi, si organizza una copertura stampa diffamatoria e addirittura si annuncia un incatenamento davanti a Palazzo Chigi chiedendo le dimissioni della Presidente Della Monica, “colpevole” in pratica di aver portato a casa per l’Italia più bambini degli altri Paesi!

Ad accompagnare queste iniziative in tutti questi mesi abbiamo assistito ad una azione di attacco continuo e costante, defatigante, esercitato con più strumenti e in più sedi attraverso: interpellanze parlamentari, pseudo convegni, pseudo tavoli tecnici, articoli web e carta stampata, il cui unico contenuto era un attacco mirato al nuovo corso di legalità della Commissione che ha trovato nella maggioranza degli Enti un convinto alleato.

Riteniamo iniziative come quella di un ipotetico incatenamento inutili, dannose e sconsiderate.

Nessuno si può permettere di speculare sul dolore e la sofferenza dei tanti genitori in attesa da tanto, troppo tempo.

Se per tutti l’obiettivo che davvero si persegue è quello di portare in Italia tutti i minori adottati, e soprattutto la tutela dei bambini nella piena legalità, il buon senso e i fatti oggettivi ed innegabili degli ultimi mesi ci fanno schierare ‘senza se e senza ma’ con questa Presidente Silvia Della Monica.

Fonte

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