La Procura presso il Tribunale per i minorenni di Milano, guidata da Ciro Cascone, ha depositato mercoledì la richiesta per la dichiarazione di adottabilità del bimbo di due mesi lasciato due giorni fa nella «Culla per la vita» della clinica Mangiagalli del capoluogo lombardo, una sorta di versione moderna della cosiddetta «Ruota degli esposti».
L’atto depositato dai pm minorili, stando a quanto è stato spiegato, apre in pratica il procedimento di adottabilità del piccolo, il quale, sempre da quanto riferito, potrebbe già nei prossimi giorni essere affidato temporaneamente ad una famiglia, su decisione dei giudici minorili. Anche il percorso per l’adozione, su cui dovrà esprimersi il Tribunale minorile, potrebbe essere rapido e il procedimento potrebbe anche concludersi nel giro di due o tre mesi.

Il ritrovamento

Accanto al bimbo, che ha tratti orientali ed è in ottima salute, la madre aveva lasciato anche un biglietto con la data di nascita, 20 novembre 2015, e un foglio con le vaccinazioni a cui è stato sottoposto e l’etichetta della marca di latte con cui l’ha nutrito. La Procura minorile, come è stato chiarito, ha voluto affrontare rapidamente il caso, che è «anomalo» anche perché, da quando è stata istituita nel 2007, questa è soltanto la seconda volta che un bimbo viene lasciato nella «Culla per la vita» della Mangiagalli. Dopo aver svolto i primi accertamenti per rintracciare eventualmente parenti del bimbo, che hanno dato esito negativo, i pm minorili, dunque, hanno deciso di attivare subito il procedimento per l’adottabilità. Allo stato, infatti, come è stato spiegato, ci sono tutti i «presupposti» per arrivare nel giro di poco tempo, anche un paio di mesi, all’adozione del piccolo che, già nei prossimi giorni, potrebbe essere affidato temporaneamente ad una famiglia

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