“Le proposte progettuali – ha spiegato Buschini – una volta pubblicato il bando, potranno essere presentate in forma sia singola che associata da comuni, municipi, enti locali, istituzioni scolastiche e aziende sanitarie, nonché da associazioni e organizzazioni operanti da almeno cinque anni nel campo del disagio sociale e del sostegno alla famiglia, alla genitorialità e alla formazione dei minori. I progetti potranno riguardare lo sviluppo educativo, psicologico e sociale dei bambini e degli adolescenti, specie per la diffusione della cultura della legalità e dell’uso consapevole, come detto, della Rete.Le iniziative potranno avere carattere culturale, sociale e sportivo, corsi di formazione per il personale scolastico, gli operatori sportivi e gli educatori in generale. Sarà possibile sviluppare anche programmi di assistenza per maturare nei genitori la capacità di cogliere l’insorgenza di fenomeni dell’insofferenza sociale dei ragazzi per un adeguato esercizio della funzione genitoriale, ovvero attivazione dei progetti di rete in collaborazione con le istituzioni della giustizia e della sicurezza pubblica, nonché percorsi di sostegno in favore delle vittime dei fenomeni del bullismo e campagne di comunicazione, sensibilizzazione e informazione. Approvate queste linee guida, si attende ora solo la pubblicazione dell’avviso pubblico per l’apertura dei termini di presentazione delle domande”.

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