STRASBURGO – Via libera all’assistenza legale obbligatoria ai minori indagati o imputati in un processo in tutta Europa. I rappresentanti delle tre istituzioni Ue hanno raggiunto ieri sera un accordo informale sulla direttiva sul giusto processo minorile, che prevede altre novità come una valutazione psicologica del minore, la detenzione separata dagli adulti, la garanzia di accesso all’educazione e la presunzione di minore età ove la verifica risultasse impossibile come nel caso dei giovani immigrati.

“Una svolta sul piano del diritto e dei diritti, un atto di maturità”, ha commentato Caterina Chinnici (S&d) responsabile per il Parlamento europeo. “Abbiamo messo a punto un catalogo di diritti e garanzie minime delineando un modello europeo condiviso di giusto processo minorile”, ha spiegato l’eurodeputata Pd. L’obbligo di protezione legale per i minori afferma indirettamente il diritto al gratuito patrocinio. Inoltre, prima dell’imputazione, va analizzata con l’ausilio di uno psicologo la situazione personale di ogni minore dal punto di vista personale, economico e familiare, per accertare la sua consapevolezza del reato e quali siano le prospettive di rieducazione.

Altre novità sono la detenzione separata per i minori, che non potranno stare in carcere con gli adulti anche quando viene raggiunta la maggiore età durante la detenzione, l’assistenza medica garantita e il diritto di incontrare prima possibile il titolare della responsabilità genitoriale.L’accodo prevede che, nel caso di verifica impossibile dei documenti, la minore età dovrà essere presunta automaticamente per i minori non accompagnati e i giovani immigrati. Gli stati membri dovranno fornire una specifica formazione a magistrati e altri operatori. Dopo l’ok informale raggiunto ieri sera, si attende il voto definitivo del Parlamento europeo a inizio 2016 e successivamente l’approvazione da parte del Consiglio.

Fonte

Pin It on Pinterest

Share This